Ok, è stata una giornatina di quelle.
Di quelle che ti svegli la mattina e c’è un mondo, e arriva la sera e il mondo è diverso. Di quelle che dieci persone diverse passano per casa tua e tu non lo sai, di quelle che tua figlia vince le gare e tu non lo sai, di quelle che col buio tuo figlio decide di farti le confidenze e tu capisci che sta diventando grande, di quelle che fai colazione all’alba e ti ritrovi a cena che ancora non hai mangiato né bevuto, di quelle che esci dal ricevimento totale globale e ti infili in un’altra riunione, di quelle che dopo aver parlato con cinquanta persone ti rendi conto che un pezzo della loro vita è passato per le tue mani, padri e madri che si rendono conto che i figli ormai sono altro – ma c’è solo la stanchezza, oggi, niente rabbie o delusioni o recriminazioni.
Di quelle che in mezzo vieni a sapere cos’è successo ad uno dei tuoi. Non il tuo studente migliore, né il preferito, né il più buffo, né il più simpatico. E nemmeno il più insopportabile. No. Proprio quello che devi fare uno sforzo per vedere, forse è lui che si defila, o gli altri che spintonano, o tu che sei anche un po’ stanca e non hai occhi per tutto.
E ti senti una merda. Hai passato giornate intere nella stessa stanza, mesi, e non ti sei accorta di niente.
E adesso stop, basta pensare, c’è dell’altro lavoro da fare.
E’ capitato anche a me, di sentirmi una merda per una cosa simile. Una mia ragazzina iniziava ad avere problemi di anoressia, e io non me n’ero accorta. Me lo disse la madre, prima di una gita: controlli che dopo mangiato non corra subito in bagno. Ho controllato, non c’è andata.
Oddio, questa non era una cosa che avrei potuto vedere. Ma sai quando pensi che uno sia timido? E magari è pure timido…
Capisco quella sensazione. Oh, se.
😦
E poi la notte diventa mattina e si va avanti.
Ci tocca.
(qui mi ci devo ancora ambientare, son contenta che ci sei anche tu)
(Vedrai che ti ambienterai benissimo)
Ho letto di filato gli ultimi tre post perché ero rimasta un po’ indietro e li ho trovati tutti molto belli.
Per caso, Tinni, per caso…
eh, ragazza mia… ci sono sì, quelle giornatine, in cui scoppia tutto insieme e tu devi andare comunque avanti.
forza.
Oggi va meglio, vero?